Nel fine settimana i finanzieri del comando Provinciale Como ha controllato 150 autovetture

Tra venerdì 13 e domenica 15 Settembre i finanzieri del Comando Provinciale Como hanno controllato 150 autovetture, identificando più di 226 persone.  Un cittadino italiano è stato deferito alla Procura della Repubblica di Como per le presunte violazioni di cui all’art. 73 c.5 del D.P.R. 309/90, per il possesso di 6,8 gr. di cocaina. Nei confronti dell’italiano vale la presunzione d’innocenza e sarà quindi soltanto l’iter giudiziario a stabilirne l’eventuale colpevolezza.

Altri tre soggetti sono stati fermati e segnalati alla Prefettura di Como a norma dell’art. 75 del DPR 309/90 per il possesso, complessivamente di 3,5 gr. di hashish, 1 gr. di cocaina e 1 spinello. Per uno di essi è scattato, inoltre, il ritiro immediato della patente poiché si trovavano alla guida della propria autovettura. 

Sull’Alto Lago, ad un soggetto extracomunitario è stato effettuato un fermo amministrativo di un’autovettura in quanto il conducente era sprovvisto della patente di guida.

Nel corso degli ordinari servizi di istituto in materia di controlli strumentali, sono stati elevati 7 verbali irregolari per mancata memorizzazione dei corrispettivi, mentre sono stati verbalizzati nr. 2 esercenti per aver impiegato nr. 8 lavoratori in “nero” e nr. 4 “irregolari”. Per due degli esercizi commerciali è stato richiesto, al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro di Como, un provvedimento di sospensione dell’attività poiché è stato riscontrato che più del 10 per cento dei lavoratori presenti sul luogo di svolgimento dell’attività risultava impiegato senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro. Il provvedimento sospensivo sarà revocato quando il datore di lavoro avrà provveduto a sanare la posizione dei lavoratori irregolari e a pagare le sanzioni previste. 

Questi ultimi, lavorando in assenza di regolare contratto di assunzione, non vedono riconosciuta alcuna copertura previdenziale e assicurativa, con gravissime ripercussioni sia sulle legittime aspettative di maturazione dei requisiti pensionistici, sia sulle garanzie in materia di sicurezza sul lavoro.

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