Qualità aria: da Bruxelles insostenibili costi attuazione nuova direttIva UE

“La nuova Direttiva sulla qualità dell’aria imposta dall’Unione Europea per combattere l’inquinamento atmosferico introduce misure eccessivamente rigide che rischiano di soffocare il sistema economico della Lombardia mettendo in difficoltà i cittadini”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega alle Relazioni internazionali e con l’UE, Raffaele Cattaneo, partecipando  all’evento organizzato dal Think Tank Bruegel dal titolo ‘Affrontare l’inquinamento atmosferico nell’UE: finanziamenti e politiche per l’aria pulita’.

Nel suo intervento, Cattaneo ha sottolineato che, nonostante gli sforzi significativi e le riduzioni delle emissioni raggiunte negli ultimi anni, i parametri dettati dall’UE sono per la Lombardia irraggiungibili, come dimostrato dal progetto LIFE PREPAIR. “Per raggiungere questi limiti nel nostro territorio, sarebbero necessarie misure drastiche, impossibili da attuare come l’eliminazione del 75% dei veicoli e la sostituzione del restante 25% con veicoli a zero emissioni; la sostituzione del 75% degli impianti di riscaldamento domestico a metano e del 100% degli impianti a biomassa; la riduzione del 60% degli allevamenti di suini e bovini e la chiusura del 75% delle attività industriali”.

Queste misure avrebbero conseguenze facilmente immaginabili sull’economia e sulla società lombarda con un impatto sul Pil che dalle prime stime si può calcolare con una riduzione tra il 40% e 50% . Poiché questo é impossibile, Cattaneo ha ribadito la necessità di un approccio realistico integrato, che tenga conto della sostenibilità economica e sociale, oltre che ambientale.

Il momento di lavoro ha permesso di sottolineare l’impatto economico e i costi legati alle politiche e alla qualità dell’aria, ribadendo l’importanza di un impegno continuo e di una cooperazione rafforzata a livello europeo per sviluppare soluzioni efficaci e sostenibili. 

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