Nella seduta di martedì 5 marzo si è svolto in Consiglio regionale il Question time: sanità, fondo per la non autosufficienza, nidi gratis, caso Ilaria Salis e sostegno al comparto agricolo tra gli argomenti al centro del dibattito.
Di seguito una sintesi della trattazione.
Chiarimenti sulla tessera sanitaria a punti
Promuovere con maggiore incisività e con mezzi più innovativi e inclusivi l’adesione agli screening proposti da Regione Lombardia e potenziare l’impegno per la drastica riduzione delle liste d’attesa, anziché proporre iniziative promozionali di natura commerciale, come la tessera a punti. Questo è il contenuto del question time a firma Luca Paladini (Patto Civico). “La letteratura scientifica ha rilevato che gli incentivi finanziari hanno effetti positivi sul comportamento delle persone – ha rispostol’Assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso – ed è in quest’ottica che avvieremo un tavolo scientifico di lavoro con tre esperti: la Professoressa Associate Dean SDA Bocconi Rosanna Tarricone, il Professore Statistica Medica UNIMIB Giovanni Corrao, il Presidente della Fondazione Bruno Kessler Ferruccio Resta. Saranno loro a definire se l’idea della tessera a punti può rivelarsi uno strumento per fare una vera e seria leva nella prevenzione in Lombardia”.
Criticità in merito ai maltrattamenti su anziani nell’RSA Bramante di Pontida (BG)
Nel question time a firma Nicola Di Marco (M5Stelle) si chiede alla Giunta quali azioni ha avviato e quali provvedimenti intende intraprendere in merito alla sicurezza e ai controlli nelle RSA, al fine di evitare situazioni come quella emersa dall’indagine sulla RSA Bramante di Pontida. “Sono stati effettuati oltre 23 sopralluoghi nella RSA di Pontida e, una volta accertate la negligenza assistenziale e la scarsa igiene, Regione Lombardia ha inviato una diffida affinché la struttura potesse risolvere le criticità evidenziate. È in programma un incontro tra l’ATS Bergamo, non coinvolta dalle indagini delle Forze dell’Ordine, con il legale della RSA per verificare se sono stati messi in atto gli adempimenti richiesti o, in caso contrario, per valutare la sospensione del servizio e il successivo trasferimento dei pazienti presso altre strutture” ha risposto l’Assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso.
Problematiche occupazionali dei lavoratori della SIAE Microelettronica SpA di Cologno Monzese (MI)
Nel question time a firma Alfredo Negri (PD) si chiede alla Giunta di farsi parte attiva per l’apertura di un Tavolo di Crisi nazionale presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per supportare l’azienda SIAE Microelettronica SpA, con un intervento finanziario da parte dello Stato subordinato al mantenimento dei livelli occupazionali e produttivi ed evitare così la delocalizzazione. L’Assessore Regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Simona Tironi ha riferito che “Regione Lombardia ha già fatto richiesta per l’apertura di un Tavolo di Crisi nazionale e che, in collaborazione con l’Assessorato allo Sviluppo Economico, sono stati già avviati diversi incontri; a gennaio con i rappresentanti SIAE Microelettronica SpA e con il Sindaco di Cologno Monzese; a febbraio con i referenti del Ministero delle Imprese per un confronto sulla situazione”.
Liceo del Made in Italy
Il Consigliere regionale Onorio Rosati (AVS) ha chiesto di conoscere il numero di iscrizioni per il “Liceo del made in Italy” in Lombardia e quali iniziative Regione Lombardia intende assumere per garantire agli studenti di accedere ai corsi da loro selezionati. All’istituto Munari di Crema erano sorte delle criticità per l’esiguo numero di iscrizioni al nuovo indirizzo.
Pur precisando che Regione Lombardia non ha competenze in materia, l’Assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Simona Tironi ha riferito i dati ricevuti dall’Ufficio scolastico regionale e che vedono l’avvio del liceo del Made in Italy in 12 istituti lombardi (12 statali e 4 paritari). Per quanto riguarda il caso avvenuto a Crema, l’Assessore ha confermato la volontà del preside di mantenere le richieste pervenute.
Revisione del Programma regionale per la non autosufficienza – aggiornamenti
Fondo Non Autosufficienza – Continuità della Misura B1 rivolta alle persone non autosufficienti e con disabilità gravissima
Gli sviluppi del Programma regionale per la non autosufficienza, deliberato dalla Giunta lo scorso dicembre, sono al centro di due question time, uno a firma Davide Casati (PD) e il secondo a firma Lisa Noja (Azione Italia Viva). Entrambi chiedono a Regione Lombardia garanzie circa la continuità dei progetti relativi ai voucher sociosanitari misura B1 e la garanzia delle coperture per le nuove richieste.
Nella sua risposta l’Assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale e Disabilità Elena Lucchini ha confermato che “grazie al proficuo confronto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ci ha consentito di trovare un’importante mediazione, coniugando la reale necessita di salvaguarda il più possibile il sostegno economico al con il necessario investimento di risorse per l’affinamento dei servizi, nell’ottica di raggiungere dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali”. Nello specifico, Regione Lombardia metterà a disposizione per il 2024, 4 milioni di euro aggiuntivi per la misura B1 che si aggiungono ai 3,5 già reperiti in fase di bilancio, che portano a complessivi 17,5 milioni di euro di risorse proprie. A queste si aggiungono i 13 milioni del Fondo sanitario regionale per i voucher, “contro i 10 dell’anno precedente”.
In attesa di una rimodulazione del sostegno al caregiver, prevista nel nuovo Fondo per la non autosufficienza in fase di stesura e di prossima approvazione in Giunta, il nuovo contributo regionale si attesta a 65 euro mensili, calcolando anche il rimborso economico di 85 euro del Fondo caregiver che è stato introdotto. Viene, inoltre, confermato che per le situazioni più gravi il contributo non sarà interessato dalle rimodulazioni, “ovvero 900 euro mensili solo di prestazioni del caregiver; 1.300 euro se al caregiver si affianca personale a contratto”.
Con comunicazione del 19 febbraio le ATS sono state autorizzate a garantire la prosecuzione delle erogazioni dei voucher attivi, “fino a nuove indicazioni. Dopo l’approvazione del nuovo Programma – ha dichiarato l’Assessore Lucchini – è mia volontà scrivere direttamente alle famiglie per comunicare le nuove indicazioni”. Per quanto riguarda le nuove richieste l’Assessore ha confermato i termini per le nuove domande dal 1° marzo a 31 ottobre 2024.
Il tema ha sollevato alcune prese di posizione: il capogruppo del PD Pierfrancesco Majorino ha esposto alcuni cartelli, poi rimossi, in cui si chiedeva alla Regione di trovare risorse pari allo 0,03% del bilancio annuale per le persone con disabilità. Il Portavoce del M5Stelle, Nicola Di Marco, ha chiesto di aggiungere la propria firma alle due interrogazioni, riproponendo la calendarizzazione in Commissione di un’audizione dell’Assessore e delle Associazioni.
“Continueremo l’interlocuzione con il Ministero – ha concluso l’Assessore Lucchini – per arrivare, nel prossimo anno a una nuova programmazione capace di ottemperare gli obiettivi del Piano nazionale con l’essenziale tutela del ruolo del caregiver. Parallelamente proseguiremo nell’ottica di reperimento e razionalizzazione delle risorse per garantite standard elevati di prestazioni di Regione Lombardia a chi ne ha diritto”.
Misura Nidi Gratis
Anticipare le procedure burocratiche, velocizzare i tempi di erogazione delle risorse e uniformare i requisiti d’accesso di Regione Lombardia (ISEE 20mila euro) a quelli dell’INPS (ISEE 25mila euro) in vista della prossima edizione della Misura Nidi Gratis. Questo è il contenuto del question time a firma Roberta Vallacchi (PD). L’Assessore regionale alla Famiglia Elena Lucchini ha spiegato che “non è possibile liquidare le quote in anticipo in quanto la misura ha delle specifiche fasi di rendicontazione, di istruttoria e solo dopo i controlli da parte di Regione Lombardia si procede all’erogazione. Le adesioni all’iniziativa sono in crescita. Nell’edizione 2023/2024 risultano ammessi complessivamente 618 Comuni per 1.060 strutture, di cui 400 comunali e 660 private convenzionate, a fronte dei 597 Comuni ammessi l’anno precedente. Le domande pervenute da parte delle famiglie sono pari a 8.883 a fronte delle 7.340 del 2022/2023”.
Esonero dalla prova attitudinale per l’abilitazione all’esercizio della professione di maestro di sci per atleti con disabilità
Il Consigliere Giacomo Zamperini (FDI) ha presentato un’interrogazione alla Giunta per consentire l’esonero dalla prova attitudinale per l’abilitazione alla professione di maestri di sci anche gli atleti con disabilità.
“Il tema ha carattere nazionale, sono in corso delle interlocuzioni tra il Collegio Nazionale dei Maestri di sci, quello regionale e la FISI (Federazione Italiana Sport Invernali) per approfondire dal punto di vista giuridico la possibilità di prevedere l’esonero e il percorso attuativo. La richiesta può inoltre essere approfondita dalla Commissione Cultura e Sport in un’audizione con FISI con il Collegio dei Maestri di sci e FISP (Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici)” ha affermato il Sottosegretario ai Rapporti con il Consiglio regionale Mauro Piazza.
Caso Ilaria Salis
Garantire a Ilaria Salis, cittadina lombarda, una detenzione che rispetti i suoi diritti fondamentali. La richiesta è sollevata da un’interpellanza a firma del capogruppo del PD Pierfrancesco Majorino insieme a Onorio Rosati (AVS) e Lisa Noja (Azione Italia Viva), ed illustrata in Aula dalla Consigliera Paola Bocci (PD)in cui si chiede anche che Regione Lombardia presenzi alle udienze del procedimento in qualità di osservatore, agendo presso il Governo ungherese al fine di adottare l’opzione prevista dalla Decisione Quadro 829/2009 del Consiglio Europeo sull’esecuzione in Italia della misura degli arresti domiciliari, anche in attesa di giudizio.
Nella sua riposta, il Sottosegretario con delega alle Relazioni Internazionali ed Europee Raffaele Cattaneo ha confermato l’impegno di Regione Lombardia per garantire a Ilaria Salis e a tutti gli italiani detenuti all’estero condizioni di detenzione degne dei diritti personali e un equo processo. “Abbiamo subito avviato contatti informali con il Governo nazionale, preferendo attivare, come in altri casi delicati, canali diplomatici. La Giunta continuerà a seguire la vicenda con attenzione, anche senza presenziare in qualità di osservatore ma lasciando agire i canali ufficiali, che già in passato hanno ottenuto soluzioni”.
Sostegno al comparto agricolo
Approntare da subito misure a sostegno del comparto agricolo, agevolando la liquidità finanziaria delle imprese con l’erogazione dell’anticipazione PAC alle aziende agricole lombarde entro il 31 luglio 2024, con un finanziamento regionale. Sollecitare, inoltre, entro il 30 aprile in sede di Conferenza Stato-Regioni, la pubblicazione del decreto di attivazione dello strumento che consentirebbe l’anticipazione dei pagamenti PAC entro il 31 luglio, assicurando liquidità con risorse nazionali. Duplice la richiesta rivolta all’Assessore regionale dai Consiglieri regionali Massimo Vizzardi (Azione Italia Viva), Luca Ferrazzi (Lombardia Migliore) e Matteo Piloni (PD) sulla scia di una mozione presentata in data 6 febbraio 2024 e di alcune audizioni in Commissione Agricoltura nel corso delle quali sono stati sollecitati interventi concreti e a breve termine.
“Abbiamo inviato una richiesta formale al Ministero per le Politiche agricole – ha risposto l’Assessore regionale Alessandro Beduschi -. Per poter attivare un’anticipazione è necessaria una norma statale. Ora la richiesta è in fase di valutazione da parte degli organi competenti. Confidiamo che l’anticipazione possa essere autorizzata entro fine luglio per dare una risposta alla crisi di liquidità delle imprese”.