Le meraviglie e le emergenze, la bellezza estatica e la riflessione, le difese e le minacce: Sondrio Festival apre le porte su un mondo naturale tutto da scoprire, da un continente all’altro, con l’occhio della telecamera guidato da registi talentuosi e appassionati. La XXXVIII edizione della Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi è pronta stupire partendo dai 16 filmati in concorso per arrivare ai divulgatori scientifici che animeranno le conversazioni sul palco del Teatro Sociale, passando per mostre, laboratori e attività per le famiglie fino all’educazione nelle scuole. Due weekend per sei serate di proiezioni e di molto altro per immergersi nell’ambiente che ci circonda ma anche per ritrovare noi stessi, per dispiegare idealmente le ali e volare via, proprio come i due gruggioni che con le loro piume variopinte colorano il manifesto ufficiale. In una contaminazione di linguaggi, Sondrio Festival parla alle menti e alle coscienze, sollecita riflessioni e indica la via da seguire: informazione, educazione, consapevolezza. Lo fa da anni per l’impegno congiunto dei soci riuniti in Assomidop: il Comune di Sondrio, il Consorzio Bim dell’Adda, il Parco Nazionale dello Stelvio, il Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi e il Club Alpino Italiano. A presiedere l’associazione è l’assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione del Comune di Sondrio Marcella Fratta:«Un appuntamento internazionale irrinunciabile per la nostra città e per gli amanti della natura e dell’ambiente. L’Amministrazione comunale si associa agli altri enti all’interno di Assomidop per rafforzare, anno dopo anno, la consapevolezza che si può essere protagonisti di un cambiamento e che ci si deve fare carico di educare alle bellezze della natura e alle modalità di controllo e protezione. L’attenzione al coinvolgimento dei giovani risulta sempre più radicata esprimendo una visione ecologica che quest’anno appare molto forte e significativa, espressione di una visione ecologica equilibrata e comunicata con serietà e in modo costruttivo».
Nei mesi scorsi, il Comitato scientifico, presieduto da Nicola Falcinella, ha visto gli oltre cento documentari presentati, girati in aree protette di quattro continenti: specie a rischio, ecosistemi sui quali incombe il riscaldamento globale, ghiacciai che si restringono, calotte polari sciolte ma anche la stupefacente bellezza di ambienti naturali che resistono strenuamente. Sono stati selezionati 16 filmati per partecipare al concorso e tra questi soltanto uno iscriverà il suo nome nell’albo d’oro di Sondrio Festival, ma tutti potranno contare su spettatori appassionati e competenti pronti ad applaudirli. Tra i tanti premi, un posto di rilievo è occupato da quello assegnato dalla giuria del pubblico che spesso negli ultimi anni ha condiviso il verdetto della Giuria internazionale. “Le terre dell’estremo nord. Notte polare”, ambientato nella Norvegia settentrionale, diretto da Steffen e Alexandra Sailer, nel 2021, “L’elefante e la termite”, di Mark Deeble e Victoria Stone, che aveva narrato lo strano connubio tra due specie animali apparentemente agli antipodi, nel 2022. L’anno scorso aveva trionfato il sorprendente “Hotel cactus”, di Yann Sochaczweski, mentre il pubblico aveva premiato “Ogni volta che il lupo” di Marco Andreini.
Quando mancano poco meno di due mesi all’esordio della XXXVIII edizione di Sondrio Festival, il direttore Simona Nava sta definendo il programma nei dettagli. Tutt’attorno al concorso dei documentari ruotano iniziative che ampliano e arricchiscono i temi, fra arte e letteratura. «Abbiamo confermato i due weekend che consentono sia ai residenti che agli spettatori provenienti da fuori provincia di partecipare alle serate – sottolinea -. Sulla base dei riscontri molto positivi, in termini di numeri e di gradimento, delle ultime edizioni, anche quest’anno avremo quali ospiti uomini di scienza e divulgatori, conosciuti a livello nazionale, in grado di informare e di intrattenere il pubblico di tutte le età, per trattare i temi legati all’ambiente, alla sostenibilità e al nostro ruolo di abitanti di un pianeta in difficoltà. Sono personalità di spicco che alzano i contenuti di Sondrio Festival, l’unico evento a livello provinciale che da anni parla di ambiente focalizzando l’attenzione sulla sua conservazione».