Con l’approvazione del PDL ordinamentale 2024 (PDL 68) hanno ricevuto il via libera anche alcuni emendamenti e ordini del giorno proposti dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini, tra cui l’emendamento che responsabilizza i frequentatori delle reti escursionistiche lombarde, richiamati al rispetto “della segnaletica e dei divieti emanati dalla Protezione Civile o da altre Autorità competenti, non danneggiando le strutture di pertinenza e l’ambiente circostante”.
«Ci guida il buonsenso – ha spiegato il consigliere lecchese di Fratelli d’Italia Zamperini -, ma siamo forti anche del confronto e delle istanze che abbiamo raccolto grazie alla collaborazione con ERSAF, CAI, Guide Alpine e Soccorso Alpino. Non possono essere imputati ad altri i rischi e i danni che derivano dalla negligenza, imprudenza e imperizia di chi frequenta la montagna senza le dovute attenzioni. Chiunque intraprende un percorso della rete escursionista lombarda lo fa sotto la propria responsabilità. Se per esempio vai in montagna con gli infradito e ti fai male non puoi pensare che la colpa sia di altri. Dobbiamo ringraziare tutte quelle persone (parliamo perlopiù di volontari) ed enti a cui si deve l’attenta manutenzione dei nostri sentieri, in particolare il CAI. Questo principio di autoresponsabilità, grazie alla nostra iniziativa, sta entrando sempre di più nei quadri normativi, non solo lombardi ma anche nazionali, come nel caso del DDL Montagna».
«Il Soccorso Alpino, – conclude Zamperini – che svolge un ruolo encomiabile, ancora troppo spesso interviene a causa dell’atteggiamento incauto degli escursionisti. Se tutti noi possiamo permetterci di fruire in sicurezza della Rete Escursionistica Lombarda, è grazie all’incessante lavoro di gestione e manutenzione di sentieri e segnaletica da parte di volontari e guide alpine appartenenti a queste realtà. È proprio in un’ottica di riconoscenza e con l’obiettivo di sostenere sempre maggiormente la loro attività, che abbiamo ritenuto essenziale introdurre il concetto di autoresponsabilità in montagna, tutelando, e sgravando gli enti gestori e manutentori della REL, la rete escursionistica lombarda, dalle conseguenze civili e penali di infortuni causati dalla negligenza dell’escursionista. Un traguardo importante, che contribuisce alla promozione di una nuova cultura della sicurezza in montagna, fondata su un comportamento consapevole e autoresponsabile».