La risposta a un bisogno emergente, quello del disagio abitativo, che si sta manifestando anche in città, è rappresentato dal progetto per la riqualificazione dell’ex Orfanotrofio maschile di via Bassi, finanziato con fondi del Pnrr, che verrà presto realizzato. È di ieri l’aggiudicazione dell’appalto dei lavori per un importo di 700 mila euro, comprensivo di Iva e oneri per la sicurezza: si ricaveranno quattro mini appartamenti per ospitare fino a 12 persone.
Destinatarie sono le famiglie con figli in stato di bisogno, come spiega l’assessore ai Servizi sociali Maurizio Piasini: «Riceviamo con sempre maggiore frequenza segnalazioni di nuclei in situazioni di povertà che necessitano, anche soltanto in via temporanea, di una soluzione abitativa. La presenza di minori aggrava il problema trasformandolo in emergenza: il progetto di via Bassi garantirà una risposta puntuale all’accoglienza delle donne con figli a carico. Le persone potranno alloggiare nei nuovi appartamenti fino a due anni, avendo il tempo e la tranquillità necessari per superare il momento difficile. Nel frattempo saranno seguite nel percorso verso l’autonomia abitativa con un progetto personalizzato che le aiuti a superare l’emergenza».
Il Comune di Sondrio è capofila dell’intervento inserito nella missione 5 “Inclusione e coesione” del Piano nazionale di ripresa e resilienza che vede la collaborazione con la Fondazione Orfanotrofio Maschile di Sondrio e la Cooperativa sociale Forme, sia per l’esecuzione dei lavori che per la successiva gestione. Il piano finanziario complessivo prevede un costo di 1,1 milioni di euro, di cui 890 mila per la riqualificazione dell’edificio di via Bassi, 500 mila sul Pnrr e 390 mila a carico della Fondazione Orfanotrofio, e 210 mila euro per le azioni immateriali legate alla gestione della struttura, interamente finanziati dal Pnrr.
In quattro appartamenti potranno essere ospitati quattro nuclei familiari per un totale di dodici persone. Il progetto contribuirà al rafforzamento del sistema locale di housing sociale, prevedendo non solo un ampliamento numerico, ma anche qualitativo, migliorando l’offerta per alcune categorie fragili, difficilmente raggiungibili dalle misure fino ad ora provate, con l’obiettivo di realizzare una revisione dell’attuale modello di housing temporaneo, attraverso la formazione degli operatori e la sperimentazione di azioni innovative, ma anche di sensibilizzare il mercato privato della casa per favorire la nascita di una rete locale per l’abitare.
Con l’aggiudicazione dei lavori completata si conta di aprire il cantiere a breve. «Durante l’estate daremo avvio a un intervento strategico dal punto di vista sociale e importante sotto il profilo edilizio poiché andremo a riqualificare uno stabile storico fatiscente – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Simone Del Marco -.
Per rendere l’edificio funzionale alla nuova destinazione, è stata prevista una nuova distribuzione con la creazione di un nuovo corpo scale e di un ascensore per disabili per garantire accessi indipendenti». L’ex Orfanotrofio, composto da tre piani più uno interrato, da tempo in disuso, era stato costruito nel primo decennio del secolo scorso, mentre l’attigua Cappella dell’Annunziata risale agli inizi del 1700. Al piano interrato troveranno posto il locale tecnologico e la centrale termica, al piano terra due appartamenti, un bilocale e un trilocale, al primo piano un bilocale e al secondo, che si raggiunge attraverso il nuovo corpo di fabbrica esterno adibito a scale e ascensore, un altro alloggio bilocale e un ufficio.