Papa Francesco ha più volte affermato una tremenda verità: il mondo sta combattendo la terza guerra mondiale a pezzi. A parte le guerre in corso tra russi e ucraini e tra israeliani e iraniani, sulle quali è polarizzata l’attenzione dei media internazionali, sono diverse decine i Paesi segnati da conflitti. In Somalia si combatte dal 2009, in Siria dal 2011, nello Yemen dal 2014 e via via in altre nazioni: Gabon, Colombia, Ecuador, Turchia (contro i curdi), Darfur, Kashmir, Congo (Kivu), Sudan, Nigeria, Transnistria, Birmania, Caucaso settentrionale, Camerun, Niger, Venezuela,…
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L’Italia ripudia la guerra e la Chiesa prega per la pace
In occasione del capodanno ebraico Rosh ha Shanah 5785 – 2-4 Ottobre 2024 l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha inviato al rabbino capo di Milano, Alfonso Arbib, un messaggio augurale. Nel testo l’Arcivescovo sottolinea, tra l’altro, che «il 7 Ottobre, pochi giorni dopo la solenne ricorrenza, cadrà infatti il primo anniversario degli attentati terroristici che hanno sconvolto e segnato la vita di tante famiglie israeliane, innescando un conflitto che ancora non si spegne, e che anzi sembra ingrandirsi sempre più. Il clima che si respira a livello mondiale sembra avere…
LeggiLa guerra dei social
Il controllo dell’informazione è essenziale per orientare i comportamenti nella direzione voluta: non possono essere tollerate voci dissonanti. Dopo la quasi totale “normalizzazione” dei media mainstream, le liberal-democrazie occidentali stanno accentuando la guerra ai social media, col pretesto di contrastare “misinformation”, “disinformation”, “hate speach” e “fake news”. L’epicentro è il mondo “liberal”, che si riconosce principalmente nel Partito Democratico statunitense e nell’establishment liberale, socialista e verde che sostiene la Commissione von der Leyen. Ciononostante ci sono ancora spazi di libertà: usiamoli.Per approfondimenti, cfr. Maurizio Milano, Il pifferaio di Davos. Il…
LeggiSu sanità e guerra il Pd ha poche idee ma confuse
Il programma del Partito Democratico per le elezioni europee del 2024, intitolato “L’Europa che vogliamo,” mette in luce alcune priorità fondamentali che mirano a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Tra queste priorità spicca l’introduzione di un salario minimo europeo, che garantirebbe una retribuzione dignitosa a tutti i lavoratori, indipendentemente dal paese in cui risiedono. Inoltre, il programma prevede il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, con l’obiettivo di garantire cure di alta qualità e accessibili a tutti, riducendo le disparità esistenti tra le diverse regioni. Infine, il Partito Democratico…
LeggiA Palazzo Lombardia per ricordare il reporter di guerra Almerigo Grilz
Presentata, lunedì 20 maggio, a Palazzo Lombardia la prima edizione del Premio Giornalistico ‘Almerigo Grilz’, dedicato al primo reporter italiano caduto in un teatro di guerra dalla fine del secondo conflitto mondiale. Il riconoscimento valorizza il lavoro dei giovani giornalisti al di sotto dei 40 anni e può contare su una giuria presieduta da Toni Capuozzo e composta da Maurizio Belpietro, Fausto Biloslavo, Giovanna Botteri, Gian Marco Chiocci, Peter Gomez, Mauro Mazza, Gian Micalessin, Gabriele Micalizzi, Alessandro Sallusti, Francesco Semprini e Gabriella Simoni. I vincitori del Premio Giornalistico saranno comunicati…
LeggiArtificieri dell’Esercito intervenuti per ordigno della 2^ Guerra Mondiale a Tornata in provincia di Cremona
Un team di artificieri dell’Esercito Italiano, provenienti dal 10° reggimento genio guastatori di Cremona, ha disinnescato una bomba d’aereo risalente al 2° conflitto mondiale. Il residuato bellico del peso di circa 227 kg., contenente 120 kg. di esplosivo ad alto potenziale, è stato rinvenuto in ottimo stato di conservazione e ancora attivo, durante i lavori connessi al raddoppio della linea ferroviaria Codogno-Mantova nel comune di Tornata. Le operazioni di messa in sicurezza dell’ordigno sono state eseguite grazie alla sinergia di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, diretti e coordinati dalla Prefettura…
Leggi25 Aprile: in Italia finisce la guerra, nella Venezia Giulia comincia un incubo
Fonte: https://www.anvgd.it/25-aprile-in-italia-finisce-la-guerra-nella-venezia-giulia-comincia-un-incubo/ di Lorenzo Salimbeni – Il 25 Aprile è la festa della Liberazione, liberazione dell’Italia da una dittatura e da un’occupazione straniera, ma non per le province del confine orientale che pochi giorni dopo l’insurrezione generale del 25 aprile 1945 appunto sperimenteranno la “liberazione” portata dai partigiani comunisti jugoslavi e non dai combattenti del Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta Italia. Il primo maggio a Trieste e poi a Gorizia, Fiume ed in Istria succede per Quaranta giorni quel che ha già colpito Zara nell’autunno precedente. L’annessione di fatto alla nascente Jugoslavia…
LeggiDa chi andremo?
Da chi andremo Signore? Tu solo hai parole di vita eterna. Noi abbiamo solo parole. Parole che spesso non sono nemmeno di vita umana. Parole di guerra, di vendetta o di circostanza. Da chi andremo a ritrovar la pace se non da te solo? Dunque non chiedercelo più Signore, non chiederci più se vogliamo andarcene anche noi. Tu lo chiedi per ricordarci che siamo liberi, ma non ripeterlo. Lo spirito è forte ma la carne è debole. L’incarnazione è debole, e potrebbe dirti di sì, che ce ne andiamo. Ma da chi dovremmo andare? Forse in altre…
LeggiChe teste
Scontro frontale tra due bestioni di 400 kg a 60 km/h. Chi riesce calcoli la forza dell’impatto. I duelli del bue muschiato sono uno spettacolo di testa tanto dura quanto inutile. Come quella di chi, invece di mettersi presto d’accordo con il suo avversario, va dritto allo scontro frontale. Se è tuo avversario, ci dice saggiamente Gesù, ti farà pagare fino all’ultimo spicciolo. Ti darà dello stupido pazzo fino all’ultimo filo di voce. Ti farà guerra fino all’ultimo soldato. Evitare ad ogni costo lo scontro è la miglior scelta, perché…
LeggiUcraina due anni di guerra e distruzione
Generale Giuseppe Morabito, membro del Direttorio della NATO Defence College – Sabato saranno esattamente due anni dal giorno in cui l’Ucraina ha iniziato a combattere la Russia per liberare le sue terre e respingere le forze armate di Mosca. Sfortunatamente, la catena logistica dei rifornimenti alleati arrivati “a singhiozzo”, le tattiche ucraine errate, la superiorità aerea e la resistenza organizzata russe hanno fatto sì che la tanto decantata controffensiva ucraina dello scorso anno abbia prodotto pochi (se non nulli) risultati tangibili. La Russia ha, purtroppo, avuto mesi per preparare le proprie difese…
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