Basket: parola d’ordine per il Cantù stagione 2024-2025 è riscatto

Parola d’ordine, riscatto. Cantù si affaccia alla stagione 2024-25 con l’intenzione di riuscire finalmente a riconquistare l’accesso a quella massima serie che le compete per storia e blasone ed è fallito in questo campionato nella sfida persa in finale contro Trieste. Alla corte del nuovo coach Nicola Brienza arrivano così rinforzi pesanti. Da Pistoia, dove Brienza allenava sino alla scorsa stagione avendole assicurato l’accesso ai playoff, arriva l’esperto estone Jonas Riismaa. “Sono molto carico e pronto a iniziare il mio percorso insieme a questa società- ha detto – e a…

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A Morbegno si parla di padre Paolo Dall’Oglio

Di lui non si sa più nulla dal 29 luglio 2013.  In quella data, padre Paolo Dall’Oglio, gesuita missionario in Siria dove è stato impegnato in diverse azioni umanitarie e ha rifondato la comunità monastica cattolico-siriaca “Al Khaili” sarebbe finito nelle mani di un gruppo di rapitori.  La sua sorte è sinora avvolta nel mistero. Di lui è stato dato alle stampe un testamento che  Elena Bolognesi ha curato e tradotto. Sarà lei stessa a parlarne nel corso di una serata in programma martedì 18 giugno alle 20.30 all’oratorio della…

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Trinità

La Trinità è un grande mistero, ma seguendo Gesù si può intuirne qualcosa. Per questo venne sulla terra, per insegnarci il giusto rapporto con Dio. Lo chiamava infatti Padre, perché percepiva in ogni istante di esserne figlio. Per questo la potenza dell’amore divino, lo Spirito, agiva tramite Gesù e tuttora agisce per mezzo di chi crede e pratica il legame costante con Dio….https://lalocandadellaparola.com/2024/05/26/trinita-5/

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Il padre

Il Padre di certo non si offende se non ci rivolgiamo direttamente a lui. Siamo liberissimi di affidarci all’intercessione dei santi o di persone care che ora vivono in Dio. Appunto: se vivono in-Dio, noi parlando a loro parliamo ad un’espressione di Dio, ad una sua manifestazione particolare. Eppure è bello parlare direttamente a Dio, rivolgendogli i nostri pensieri, il nostro più grande grazie, confidando a lui le nostre paure e preoccupazioni. Proviamo, superiamo il disagio, chiediamo al Padre nel nome di Gesù. Finora non abbiamo chiesto nulla. Gesù afferma che nemmeno occorrerà…

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Ho scelto voi

Tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo concederà, come lo concede a me. Ma perché questo vi accada occorre che anche voi siate in continua e totale unione con Dio Padre, come lo sono io. Occorre insomma che siate immersi nel mio amore, nel mio modo d’amare: amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi. Rimanete nel mio amore, non allontanatevi. Rimanete. State di più con me, dedicate più tempo a stare con me, immaginando e sperimentando quanto amore provo per voi. Allora vi renderete conto che io…

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Lettere e scritti del padre Luigi Tezza M.I. Dal 1855 al 1922

Un’opera importante che offre uno spaccato inedito sulla vita e la spiritualità di un santo. Questa edizione dell’epistolario del padre Luigi Tezza, cofondatore della congregazione delle Figlie di San Camillo, è giunta alla pubblicazione dopo un lungo lavoro di studio e ricerca condotto da Emanuele Martinez. L’opera offre un’immersione nella ricca personalità di padre Tezza. Le lettere e gli scritti di padre Tezza, che coprono un arco di tempo dal 1855 al 1922, ci permettono di conoscere da vicino la sua ricca personalità. Emerge il ritratto di un uomo di…

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Il Padre Nostro

Luigi Maria Epicoco, sacerdote, teologo e filosofo e autore del libro “Il Padre Nostro” edizioni San Paolo. Un libro che diventa commento alla preghiera insegnata da Gesù stesso e rappresenta un segno di fede e non una semplice recita di parole ma un impegno per tutta la vita. Oggi, le persone sono spaesate, fragili, vivono in una società fatta di egoismo e pervasa dal consumismo ecco che la preghiera offre spunti per trovare strade ed opportunità nuove. Un mezzo che ci avvicina a Dio e aiuta a cercare prospettive di…

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Con loro

I malati li chiamiamo pazienti perché patiscono. Anche i dottori dovremmo chiamarli pazienti perché pazientano. È molto più bello avere a che fare con i sani, con gli intelligenti, gli interessanti, con quelli che ci fanno divertire e ci tirano su. E allora perché tu sei venuto a chiamare i malati e i noiosi, gli sbagliati e i pubblicani? Da dove ti veniva la forza di stare sempre con questo tipo di persone? Forse perché non è così: non stavi sempre con loro, stavi tanto, costantemente, con Dio-in-te, col Padre…

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