Frutta secca, ma anche zafferano made in Lario: con il mese di gennaio 2025 è entrato in vigore l’obbligo di indicare l’origine di questi alimenti, che allargano il già nutrito paniere con la carta d’identità rintracciabile, a beneficio dei consumatori che possono così riconoscere il vero made in Italy e scegliere consapevolmente.
Nocciole, mandorle, pistacchi: “Per questi prodotti, sarà ora obbligatorio indicare il paese di provenienza sull’etichetta. Una misura che soddisfa le richieste dei cittadini, sempre più attenti alla qualità e alla provenienza dei prodotti alimentari” commenta il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi. “L’obbligo di etichettatura riguarda non solo la frutta secca sgusciata, ma anche i prodotti di IV gamma come funghi, zafferano – compreso quello prodotto nelle nostre province lariane – e capperi. L’obiettivo è quello di fornire ai consumatori tutte le informazioni necessarie per fare scelte consapevoli”.
Cosa cambia per i cittadini? Innanzitutto, la possibilità di conoscere con esattezza l’origine dei prodotti acquistati. Questo significa poter scegliere tra prodotti locali e prodotti importati, dando riconoscibilità e valore anche al lavoro delle imprese agricole.
“Quali sono le prossime sfide? Estendere l’obbligo di indicazione dell’origine a tutti gli alimenti trasformati, come le creme spalmabili e i prodotti da forno. Solo così potremo garantire ai consumatori una trasparenza completa e tutelare le produzioni locali” conclude Trezzi. “Insomma, la nuova normativa percorre una strada giusta che toccherà nuove tappe e rappresenta un passo avanti importante verso una maggiore tutela dei consumatori e una valorizzazione dei prodotti italiani”.